Cina-Italia: cooperazione nel settore della salute mentale nella provincia dello Heilongjiang
  2015-12-24 14:56:52  cri

    

 


Cari amici, il 10 ottobre è stata la Giornata Mondiale della Salute Mentale. In un nostro programma, vi abbiamo parlato di un'associazione italiana, la Aifo, che ha iniziato una collaborazione con la Cina per istituire un centro "aperto" di servizi per la salute mentale, e promuovere l'applicazione del concetto di de-istituzionalizzazione di questo settore. Il responsabile dell'Aifo ci ha presentato il suo progetto finanziato dall'Ue, e sono molto lieta di seguire gli sviluppi dei lavori di quest'associazione in Cina.

Il 27 novembre, a Daoli, un distretto della città di Harbin, capoluogo della provincia dello Heilongjiang, è stato inaugurato un Centro Residenziale Aperto (ROU) per persone con problemi di salute mentale, nell'ambito di un'azione finanziata dall'Unione Europea e coordinata dall'ONG italiana AIFO - Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau - in collaborazione con l'Istituto di Salute Mentale dell'Ospedale N.6 dell'Università di Pechino (PUIMH), l'ONG "Solidarietà e Servizio" di Viterbo, la Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo "Franco Basaglia" (CoPerSaMM) e l'Associazione locale "Aid and Service".

    

Tra i presenti alla cerimonia d'apertura possiamo citare Alessandro Lorato, Coordinatore del progetto AIFO, Victor Giner, addetto della "EU Cooperation Instruments", la Dottoressa Sun Lixia, Vice Direttore dell'Ufficio di Cura e Prevenzione della Salute Mentale di Harbin, ecc.

Il progetto, finanziato dall'EU e coordinato da AIFO, mira a promuovere la salute mentale all'interno della comunità, ispirandosi al modello italiano, in particolar a quello della città di Trieste, ed è perfettamente in linea con quanto illustrato dalla nuova legge sulla salute mentale, approvata in Cina il 1 maggio 2013.

In proposito, abbiamo fatto un'intervista telefonica al signor Alessandro Lorato, responsabile dell'Aifo in Cina e al segretario generale del comitato del PCC del primo ospedale professionale di Harbin, Liu Ming, esperto nel settore psichiatrico. Il signor Lorato ci ha affermato che il Centro Residenziale aperto nel distretto di Daoli è dotato inizialmente di 4 posti letto; i pazienti che vi accederanno saranno assistiti da uno psicologo e da un'infermiera, e potranno seguire un programma personalizzato di cura e di riabilitazione, che promuoverà il loro reintegro nella società. I pazienti avranno la possibilità di risiedere nel Centro su segnalazione di qualsiasi servizio di salute di base, incluso l'ospedale psichiatrico.

Egli ci ha detto inoltre che la struttura sarà finanziata dal governo locale, e utilizzata come una casa famiglia, dove i pazienti potranno partecipare ad attività quotidiane (cucinare, pulire), potranno uscire dal centro per fare delle compere, ricevere i loro famigliari e coltivare degli hobby. Grazie a quest'ambiente molto familiare, sarà più facile per queste persone raggiungere una stabile autonomia psico-fisica e creare i presupposti per il ritorno nelle loro famiglie e il reintegro nella società.

Ecco a voi prima l'intervista al signor Lorato,

(reg)

Quanto all'attuale situazione del settore della salute mentale nella città di Harbin, il signor Liu Ming, Segretario generale del comitato del PCC del primo ospedale specializzato di Harbin ci ha illustrato,

La popolazione della città è di circa 10 milioni, mentre i malati mentali in condizioni più gravi sono di circa 150 mila. La città di Harbin esegue dei controlli sui malati gravi, ed ha inserito nel sistema di amministrazione integrato on-line i primi 30 mila pazienti che si trovano in condizioni difficili.

Questo sistema è costituito da due parti; la prima, si basa sul Centro per i Servizi Sanitari del quartiere, che offre appoggio e corsi di formazione diretti agli addetti sanitari affinché possano guidare all'assunzione dei farmaci e alla riabilitazione i pazienti che si trovano a casa. Il Centro fornisce inoltre consulti e corsi ai familiari dei pazienti stessi, e invia medici specializzati. Inoltre, con l'istituzione di un sistema di responsabilità e garanzia, è possibile per loro seguire i pazienti della propria zona di competenza.

La seconda parte si occupa delle zone rurali, degli uffici sanitari nelle piccole città e nei villaggi. Gli uffici sanitari hanno il compito di scoprire tempestivamente chi soffre di questi disturbi; i pazienti identificati vengono poi esaminati e inseriti nel sistema on-line, con l'appoggio di 9 gruppi specializzati, composti dai medici delle zone urbane, e possono contare su metodi di terapia a distanza, e sul controllo dei farmaci e degli esami da eseguire sul posto.

Liu Ming ha anche espresso i ringraziamenti e la fiducia per l'appoggio del governo locale, egli ha detto,

In questo periodo, le politiche varate dal paese, insieme all'operato degli organismi e delle associazioni dei disabili, hanno fornito grande appoggio alla causa della salute mentale, e siamo fiduciosi sulla possibilità di inserire altri pazienti nel nostro sistema online, al ritmo dello 0,5% annuo.

Quanto alle difficoltà del settore, Liu Ming ha detto francamente,

Sicuramente esistono dei problemi, per esempio, quello relativo alla scarsità di personale specializzato; non solo nella nostra città, ma in tutto il paese. La città ha dunque deciso di mobilitare le forze sociali affinché si occupino della questione della salute mentale. Ora abbiamo l'appoggio di tre organismi, il fondo Bozhu per la salute mentale dello provincia dello Heilongjiang, che copre le spese farmaceutiche, insieme a quelle per la riabilitazione e la formazione professionale; L'associazione delle famiglie di Harbin, composta dai familiari dei pazienti, organizza saltuariamente delle attività dedicate a loro, aiutandoli attraverso le opere di volontariato. L'altro è il team di volontari specializzati, fondato il 10 ottobre di quest'anno - in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale - e composto da circa 500 persone, tra cui principalmente medici, infermieri, psicologi, e studenti universitari specializzandi in psicologia e salute mentale.

Rispondendo alla domanda su come ha scelto il progetto Ue, e com'è la collaborazione con l'Aifo, Liu Ming ha detto,

Ho avuto il primo contatto con il progetto dell'Ue nel 2012, presso l'ospedale N.6 dell'Università di Pechino, e ne ho compreso il senso e l'ambito operativo. Mi sono trovato molto d'accordo con le loro esperienze avanzate, e sono convinto che i pazienti psichiatrici non abbiano bisogno di essere curati negli ospedali. La collaborazione con l'Aifo è iniziata nel 2014, dopo una visita in Italia.

Cominciamo dalla formazione specializzata. Gli esperti e gli studiosi dell'Ue effettuano dei corsi di formazione diretti ai nostri medici, infermieri, personale amministrativo, pazienti e loro familiari. Lo stesso anno abbiamo costituito una prima residenza "aperta", dove abbiamo riprodotto un ambiente familiare, con un salotto, camere da letto, cucina, e bagno. Abbiamo voluto costituire un luogo che fosse una via di mezzo tra una casa e un ospedale, per donarla a quei pazienti gravi non ancora ospedalizzati. Il governo locale fornisce i finanziamenti, mentre il personale sanitario specializzato si occupa di prestare servizio ai pazienti che si trovano nella struttura.

Il primo centro residenziale "aperto" per questi pazienti è la prima struttura di questo tipo istituita in un normale quartiere cittadino, e loro hanno la possibilità di vivere veramente in mezzo alle persone, in modo autonomo, ma con l'aiuto delle infermiere del quartiere, degli psicologi e dei volontari, in modo che possano vivere da soli nei quartieri residenziali senza necessariamente essere accompagnati dai familiari.

A luglio scorso, il signor Liu Ming ha guidato una delegazione dei familiari dei pazienti di Harbin per una visita in Italia, ci ha presentato anche quest'esperienza.

Grazie all'associazione dei familiari dei pazienti psichiatrici di Harbin, e con l'appoggio del progetto Ue "dall'ospedale alla comunità" per l'integrazione dei servizi per la salute mentale, la delegazione del fondo Bozhu della provincia dello Heilongjiang per l'assistenza ai pazienti psichiatrici indigenti, guidata del signor Liu Ming, si è recato in visita a Trieste, che ha la fama di aver fornito un nuovo modello a livello mondiale per i servizi relativi alla salute mentale.

I familiari dei pazienti hanno ispezionato a fondo le strutture italiane, hanno avuto la possibilità di conoscere il modello di gestione, ed hanno avuto scambi di opinioni con i familiari dei pazienti italiani. Al loro ritorno, molti di loro hanno iniziato a creare delle imprese come la "Casa dei libri illustrati", hanno aperto una pizzeria, e hanno iniziato a guidare le persone affette da questi problemi nella produzione di articoli per la vendita, e investendo i guadagni nelle loro cure.

Cari amici, vi abbiamo parlato della de-istituzionalizzazione del settore della salute mentale, e della collaborazione tra Cina e Italia attuata in questo senso, in modo particolare tra la provincia dello Heilongjiang e l'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau. Vorrei citare le parole del signor Liu Ming, che dice: "la nostra idea consiste nell'aiutare i pazienti ad uscire, non solo dall'ospedale, ma anche dalle proprie case, e aiutarli ad integrarsi nella società e nella vita reale". Prima di salutarci, rivolgo anch'io un appello affinché la società si dimostri più accogliente con i malati psichiatrici e favorisca la loro integrazione.

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