Toponimi di animali di Beijing
  2015-10-29 15:43:23  cri

A Beijing ci sono quasi 200 toponimi di animali come Niulanshan (monte di barriere di buoi), Yangrou Hutong (vicolo della carne di capra), Tieshizi Fen (tomba del leone di ferro), Baofang (camera di leopardo), Ya'er Hutong (vicolo del corvo), Jinyu Chi (stagno dei pesci rossi) e così via. Generalmente ci sono quattro motivi per cui una zona di Beijing è così denominata: primo, i toponimi geografici derivano dall'uso in passato del luogo come allevamento di animali. La dinastia Ming (1368-1644 d.C.) ha attraversato il periodo culminante dell'allevamento animale della storia pechinese, allora in città c'erano diversi allevamenti come Hucheng (città della tigre), Xiangfang (camera dell'elefante), Baofang (camera del leopardo), Bogefang (camera della colomba), Luchang (campo del cervo), quindi usavano questi nomi per denominarne i luoghi che pian piano si trasformarono in Xianglai Jie (via da dove vengono gli elefanti), Hufang Lu (via del campo di tigre), Tuofang Ying (stanza della camera dei cammelli) ed altri ancora. Secondo, i nomi derivano dai mercati di animali. Durante le dinastie Ming e Qing (1368-1912 d.C.) a Beijing ce n'erano molti, e gradualmente la gente usò i nome dei mercati come toponimi, come Luomashi Dajie (corso del mercato dei cavalli), Xianyukou (crocevia del mercato per il pesce fresco), Niu Jie (via del bue) ed altri. Terzo, la somiglianza geografica ad un certo animale, ad esempio Erlong Lu (via dei due draghi) nel distretto di Xicheng era il luogo dove il fiume Yuhe si divideva in due corsi sinuosi che assomigliavano a due grandi draghi. Quarto, provengono dalle costruzioni architettoniche del posto. Il nome del vicolo Qilinbei nel distretto di Dongcheng deriva dalla figura del leggendario animale Qilin in bassorilievo sul muro di schermo di marmo.

E' interessante che i toponimi d'animale a Beijing siano spesso collegati a storie di personalità culturali. Nel distretto di Xicheng c'è una via dal nome Zhushikou, la crocevia del mercato di perle, anticamente si chiamava la crocevia del mercato di maiale, che ha la stessa pronuncia di perla, Zhu. Durante la dinastia Qing (1644-1912 d.C.), Ji Xiaolan, celebre funzionario e letterato del tempo, abitava nella via. Una volta l'imperatore Qianlong per divertirsi decise di gareggiare con lui componendo dei distici. Qianlong indicò due piatti di legumi sulla tavola, dicendo: "due piatti di legumi" Ji Xiaolan rispose senza esitazione: "una bottiglia di olio". Allora l'imperatore disse: "Ho detto due farfalle che combattono", foneticamente simile alla sua frase, Ji con la sua saggezza spiegò: "Ho risposto un gabbiano che nuota sull'acqua" utilizzando lo stesso trucco dell'imperatore. Qianlong continuò a prendere in giro il funzionario, alzando un piede, gli ordinò di trovare un carattere a tema per il suo piede. Naturalmente la risposta doveva corrispondere alla sua identità suprema senza usare il carattere "piede" o altre parole indecenti. Allora venne subito in mente a Ji Xiaolan il nome Zhushikou, dove abitava. Le zampe di maiale si pronuncia "Ti" in cinese, che è composto da Zu e Di, ossia piede e imperatore, ecco il piede dell'imperatore. Quindi Ji rispose con il carattere di Ti. Qianlong si arabbiò, e chiese spiegazioni a Ji Xiaolan. Fortunatamente la spiegazione del funzionario soddisfò il sovrano, così il letterato lasciò una storia interessante alla via Zhushikou.

Un'altra è la via Luomashi, mercato dei cavalli, è vicina a Zhushikou. Tra la fine della dinastia Ming e l'inizio della dinastia Qing vi abitava il famoso storico Tan Qian, reso famoso dalla cronaca "Guoque", composta in soli due anni, che narra i grandi episodi della dinastia Ming con 5 mln di caratteri, alla fine della stesura il testo originale fu rubato. Addolorato dalla perdita decise comunque di riscriverlo, questa volta spese ben 6 anni per finire l'opera. Per verificare ed ampliare i contenuti del testo, venne personalmente a Beijing dalla provincia dello Zhejiang, nel sud della Cina, traslocando in una casa con cortile nella via Luomashi. Visitando i lasciti della dinastia Ming all'interno e all'esterno della città di Beijing, e intervistando ex-funzionari dei Ming riuscì ad arricchire e verificare le informazioni della sua opera. Nel contempo compilò il "Diario del viaggio al nord", descrivendo posti culturali e paesaggistici di Beijing. Da allora la Via Luomashi fu così conosciuto dal pubblico per il soggiorno del celebre studioso.

Vale la pena ricordare che anche la cultura folcloristica esercita una certa influenza sui toponimi di animali a Beijing. Vicino alla porta Chaoyang (verso il sole) c'è un vicolo dal nome Jizhao, sintomi di felicità. In realtà si chiamava vicolo della zampa di gallina a causa dell'omofonia. L'origine del nome è dovuta ai numerosi bivi, infatti, se si vede dall'alto, assomigliano ad una zampa di gallina. Allora perché questo cambio? All'inizio del secolo scorso, l'autorità di Beiyang, Duan Qirui, abitava nel vicolo. Una volta, ritornando a casa sua, entrando nel vicolo all'improvviso ebbe una contrazione delle mani e dei piedi, che sembravano delle zampe di gallina, dopo una lunga cura tornarono normali. Un geomante gli disse che la sua malattia era collegata al toponimo del vicolo, quindi il signore della guerra ordinò di denominare il vicolo sintomi della felicità.

Ad est del Corso sud di Dongsi Pailou c'è il vicolo Lishi, uomo con cortesia, che si chiamava il vicolo del mercato dell'asino. Si tratta di un mercato di bestiame che fu trasferito dal mercato del cavallo vicino alla porta di Xuanwu (l'eloggio del merito marziale), e grazie al grande volume commerciale di asini, fu chiamato Lushi. Alla fine della dinastia Qing, la gente trasformò Lushi in Lishi per omonimia. In seguito venne costruito un Pailou, monumento decorativo d'ingresso di un quartiere, su cui c'era scritto "Chengxian Jie (Via per diventare virtuoso)". Si dice che il primo ministro Liu Yong durante il regno dell'imperatore Qianlong (1735-1796 d.C.), abitasse in questa via.

A Beijing ci sono molti toponimi che vengono da nomi di animali o professioni. Come a Liulichang, bottega di smalto; nel sud della città, c'è un vicolo che si chiama Shanmazhang, castratore di cavalli Zhang. Lì abitava il castratore di cavalli Zhang, famoso per la sua bravura. Gradualmente la gente scelse come nome del vicolo di sua casa il suo cognome e la sua professione.

Vi sono i vicoli Zhima, cavallo di carta, che insieme al carro di carta erano usati durante i funerali, ma anche Luozhima, Hezhima, Wangzhima, che sono i nomi delle famiglie Luo, He e Wang famose nel settore dell'onoranze funebri.

Fuori dalla porta Chongwen, il rispetto per la cultura, c'è un vicolo chiamato Maweimao, capello della coda di cavallo, che era un capello estivo preferito dalla gente durante la dinastia Ming. Se si mette il capello tessuto con i peli della coda del cavallo in estate, si uniscono stile e frescura. Allora in questo vicolo si concentravano le famiglie che producevano i capelli, quindi la gente chiamò il vicolo con il nome del capello.

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