"Amate i libri perché infondono forza e speranza"— La grande fiducia nel mercato cinese di un editore italiano
  2015-03-18 09:10:31  cri

      


Cari amici, cominciamo dalle notizie sulle mostre internazionali dei libri tenutesi alla fine dell'anno 2014.

Il 3 settembre 2014 si è aperta la Mostra Internazionale del Libro di Mosca, dove era presente una grande selezione di pregiati volumi cinesi e durante la quale si è svolta la prima presentazione di opere letterarie cinesi tradotte in russo e viceversa.

Si è conclusa l'11 novembre 2014 in Turchia la 33esima Mostra Internazionale del Libro di Istanbul, dove il pubblico turco ha riservato un'ottima accoglienza ai testi di didattica della lingua cinese, sulla cultura cinese e sull'etnia uigura della regione autonoma del Xinjiang. Esempi di queste pubblicazioni includono i libri "Imparare il cinese in allegria", "Cinese standard" e "Studia il cinese insieme a me".

Alla 66esima Mostra del Libri di Francoforte dal tema "Capitale Mondiale del Pensiero", tenutasi nell'ottobre scorso, le case editrici cinesi hanno dato dimensioni senza precedenti alla loro partecipazione e il libro "La Governance della Cina di Xi Jinping", pubblicato in diverse lingue e presentato per la prima volta durante la mostra, ha richiamato l'interesse dei media tedeschi e degli agenti di diritto d'autore di vari Paesi.

Forse alcuni di voi stanno pensando che io stia promuovendo i libri cinesi. Ebbene sì, cari amici, le pubblicazioni cinesi attirano sempre più l'attenzione del mercato internazionale, compreso quello italiano. Sempre più editori italiani considerano con grande interesse il mercato editoriale cinese e alcuni vengono addirittura di persona in Cina per cercare opportunità di collaborazione.

Il dottor Francesco Matteucci, della casa editrice italiana la Rocca, non nasconde la sua piena fiducia nel mercato cinese. Nell'intervista che ci ha concesso, ci ha presentato la sua casa editrice, il mercato editoriale italiano e gli interessi dei lettori.

Matteucci ci ha esternato le sue perplessità rispetto alle attuali tendenze dei lettori italiani, in particolare quelle del pubblico giovane rispetto ai libri cartacei. Ciononostante ha espresso anche il proprio orgoglio per la fiorente cultura italiana e ritiene che i libri infondano forza e speranza a chi li legge.

Ed è con tanta speranza che egli è venuto in Cina e ha ottenuto prospettive di cooperazione estremamente soddisfacenti.

Quanto ai libri cinesi, forse qualcuno di voi avrà già letto qualche opera, come il Sogno della Camera Rossa, il Romanzo dei Tre Regni o i libri di Mo Yan. Francesco Matteucci ci ha confidato le proprie preferenze a riguardo.

Matteucci presta anche attenzione alla educazione culturale familiare ed ha affermato che in realtà esistono molti punti in comune fra la concezione familiare italiana e quella cinese.

La lettura, un'abitudine necessaria per aumentare il proprio livello culturale, sta vivendo in questi ultimi anni un progressivo mutamento dovuto al rapido sviluppo dell'informatizzazione. Se dessimo uno sguardo alle indagini degli ultimi anni, scopriremmo che sia in Italia che in Cina, la percentuale di libri cartacei letti in famiglia non è per niente elevata. Tuttavia la civiltà, la cultura e la storia di tutta l'umanità necessitano di essere veicolate dai libri per essere ereditate, tutelate e sviluppate. A questo proposito, il dott. Matteucci, che è anche un appassionato bibliofilo, aggiunge:

Nel contempo, Matteucci ha consigliato agli amici cinesi che amano la cultura italiana di conoscere il Bel Paese non solo tramite il viaggio, ma anche leggendo libri che permettano di capire più a fondo la cultura e la storia d'Italia. Ciò, secondo l'editore, favorirà la comprensione reciproca tra i popoli dei due Paesi. Cogliendo l'occasione, ha infine suggerito alcuni importanti titoli ai lettori cinesi.

Quanto all'integrazione fra differenti culture, il dottor Matteucci afferma che si dovrebbe approfondire la comprensione reciproca attraverso la lettura di libri su culture lontane e sarebbe utile anche osservare gli stranieri che vivono all'estero. Perché sia che si tratti di connazionali o stranieri, gli uomini devono conoscere coloro che vivono nel loro stesso territorio e, studiando la cultura e la storia dell'altro, possano realizzare un'integrazione reale.

Gorky dice: "Ama i libri perché sono la fonte della conoscenza." "I libri sono le scale che conducono al progresso dell'umanità." Non solo Gorky, ma anche il premier cinese Li Keqiang, durante la conferenza stampa tenutasi dopo la conclusione della terza sessione della XII APN del 15 marzo, ha affermato che i libri e la lettura costituiscono i principali mezzi di ereditare la civiltà umana. Egli ha sottolineato con la propria esperienza che la lettura nel tempo libero è un godimento, ed anche un'occasione di ottenere la ricchezza, il che si beneficerà a se stesso per tutta la vita.

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