L'impatto della svalutazione dell'euro sulla Cina
  2015-03-03 16:42:19  cri

Negli ultimi mesi, l'euro ha visto una grande svalutazione, e il tasso di cambio da euro a rmb ha segnato un record dopo l'altro sin dalla nuova riforma del tasso di cambio cinese. Secondo i dati statistici dell'Amministrazione statale cinese per la valuta estera, a partire dal primo gennaio 2015, il prezzo medio del tasso di cambio del rmb nei confronti dell'euro ha visto una rivalutazione di circa il 2,6%. Secondo gli esponenti del settore, per influenza di vari fattori, l'Euro potrebbe vedere un ulteriore calo. I cinesi che intendono viaggiare e studiare in Europa non possono nascondere il proprio compiacimento per l'attuale tendenza di sviluppo del tasso di cambio, e anche quelli che fanno business d'importazione dall'Europa usando come trampolino di lancio i social network hanno iniziato a darsi da fare. Tuttavia le imprese che si dedicano al commercio all'estero sono piuttosto preoccupate per il proprio business. Nel programma di oggi, ci concentreremo semplicemente sull'influenza che la svalutazione dell'euro ha avuto sulla vita quotidiana dei cinesi.

Innanzitutto, andiamo a vedere l'influenza nel settore dell'import-export cinese.

La svalutazione dell'euro ha permesso ai cinesi di risparmiare con gli acquisti, ma ha aumentato le preoccupazioni dei cinesi che guadagnano in euro. Tre mesi fa, un imprenditore cinese di cognome Chen, dedito al commercio d'esportazione, ha inviato una partita di merci verso la Germania. In quel periodo, il tasso di cambio era vicino a otto, ma proprio al momento dell'arrivo della merce in Germania, si è verificato il fenomeno di grande svalutazione dell'euro, portando a un notevole aumento dei costi. Il signor Chen, vista la relativa stabilità dell'euro, aveva nel contratto concordato con il partner per una liquidazione in euro, senza prendere in considerazione la possibilità che si sarebbe potuto verificare un così drastico calo della moneta.

Di fronte alla grande riduzione degli ordini, l'unica cosa che la maggior parte degli imprenditori dediti all'esportazione può fare è cercare di non registrare alcuna perdita. Per chi fa solamente commercio d'importazione dall'Europa la situazione è invece completamente l'opposto. La svalutazione dell'euro ha ridotto i costi e aumentato il profitto di questo gruppo di commercianti. Non si può dunque negare che il profitto imprevisto creato dal calo del tasso di cambio dell' euro sia giunto come una sorpresa più che gradita. Il signor Meng, responsabile di una società di commercio d'import di Beijing, ritiene che il costo dei prodotti importati dall'Italia, inclusi accessori, generi alimentari e cioccolata, si sia ridotto grazie al calo del tasso di cambio, anche se nel suo caso l'impatto non è stato notevole date le ridotte dimensione del suo business.

Per le imprese e gli imprenditori che esportano su larga scala all'estero, alla svalutazione dell'euro sta seguendo di pari passo una perdita di profitto. Il responsabile del servizio con l'estero di una società per la produzione di cuscinetti della Provincia dello Hubei ha illustrato che nel 2014, quando 1 euro equivaleva a circa a 7,8 rmb, la società aveva accetato un ordine dall'Europa, tuttavia al momento della consegna al cliente avvenuta giorni fa, il tasso di cambio si è ridotto a circa 7. Questo vuol dire che con un ordine di 80 mila euro, il profitto della società è stato usurpato dal tasso di cambio per un totale di quasi 60 mila rmb. Secondo il responsabile, attualmente alcuni clienti europei non vogliono affrontare tutti i rischi di tasca propria e persistono nella liquidazione con imprese di esportazione in dollaro americano o in RMB. Il verificarsi di tale influenza negativa sulle imprese di esportazione, dovuta alla fluttuazione del tasso di cambio, è normale, ed è necessaroi che le imprese siano consapevoli della necessità di prevenire i rischi legati al tasso di cambio.

In secondo luogo, vediamo l'influenza sul business d'importazione dall'Europa

Alcuni mesi fa il rublo ha conosciuto una grande svalutazione, e molte boutique di brand di lusso in russia sono state "rubate". Sebbene la tendenza della svalutazione dell'euro non abbia ancora raggiunto il livello di quella del rublo, nel mondo dell'importazione dall'estero, diversi venditori hanno avviato promozioni. Un cittadino di Pechino di cognome Liang, che si occupa di business di acquisto dall'estero, afferma di aver costatato che la situazione di svalutazione dell'euro sia ormai molto diffusa, e che nonostante gli sconti dei venditori, il profitto del suo business non ha visto alcuna riduzione.

Si sono iniziate in seguito a notare diverse informazioni promozionali su molti siti web per l'acquisto dall'estero. Una borsa di marca italiana ad esempio, del valore di 505 euro nel mercato europeo, durante la stagione promozionale natalizia è stata proposta sul sito web per l'acquisto dall'estero al prezzo di 3600 rmb, mentre ora il suo prezzo è sceso a 3000 rmb.

La svalutazione dell'euro rispetto alla moneta cinese esercita non soltanto un'influenza sull'import-export e all'acquisto dall'estero, ma anche sul turismo e sull'istruzione nell'ambito del mercato cinese.

Ci troviamo ora nella stagione di basso turismo, e se a ciò aggiungiamo l'influenza del tasso di cambio, si arriva a un risparmio di almeno mille rmb per un viaggio in Europa.

"La svalutazione dell'euro esercita una certa influenza sul nostro preventivo", ha affermato un responsabile di un'Agenzia di viaggio di Pechino, dicendo che anche se il periodo del Capodanno cinese non è alta stagione per il turismo in Europa, quest'anno i prezzi dei voli e degli alberghi risultano relativamente stabili e vantaggiosi rispetto ad altri paesi. La modifica del tasso di cambio è ora particolarmente evidente per i viaggiatori che, grazie alla doppia influenza della bassa stagione e del tasso di cambio, possono risparmiare almeno mille rmb solamente con i biglietti aerei di andata e ritorno.

Per quanto riguarda l'influenza sull'istruzione, generalmente si possono risparmiare almeno 10 mila rmb sulle spese per un anno di studio in Europa.

Gli studenti che studiano e vivono per un lungo periodo in Europa rappresentano uno dei principali gruppi di consumatori di euro. Grazie alla svalutazione della moneta, le spese per lo studio e la vita in Europa hanno visto un grande calo, e molti studenti in Europa hanno diffuso tale notizia nel loro facebook e social network.

Uno studente di Pechino che sta studiando in Europa dice che ogni anno spende in totale circa 18 mila euro. Se si calcola in base all'attuale tasso di cambio 7,0125, ogni anno spende circa 127.845 rmb. In base al tasso di cambio 7,7075 del dicembre scorso, egli avrebbe invece speso annualmente 138,735 rmb. In un anno è quindi possibile risparmiare più di 10 mila rmb.

Un responsabile di un organismo per lo studio all'estero afferma che grazie alla svalutazione dell'euro i paesi europei saranno sempre più prescelti come meta di studio dai cinesi, e con il doppio vantaggio dell'alta qualità e del minor costo, in futuro il numero di studenti cinesi in Europa vedrà molto probabilmente un aumento.

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