"Little Sister" è l'unico film cinese che è stato nominato nella seconda edizione del Doha Tribeca Film Festival del 2010, venendo proiettato nell'unità "vari aspetti dei film mondiali"
Little Sister, una cenerentola orientale
Little Sister è un film del regista di origine statunitense Richard Bowen. La storia si svolge nella Cina meridionale di un tempo, dove "little sister", dopo la morte del padre, viene tiranneggiata dalla matrigna e sorella maggiore ma, buona e pura, riesce infine a ottenere il favore di un giovane e bel re. Nel 1998, Richard Bowen ha adottato con sua moglie due bambine cinesi e fondato la Half the Sky Foundation, che si impegna per realizzare un futuro migliore per i bambini cinesi abbandonati. In seguito al continuo ampliarsi della fondazione, Bowen si è spostato con la famiglia a Pechino, e non molto tempo dopo il suo arrivo, durante una visita in museo, è venuto a conoscenza di una fiaba per bambini dalla trama molto simile a quella di Cenerentola e dal tipico colore cinese, comparsa inoltre prima del 768 d.C. nella Cina meridionale, sette secoli prima della comparsa della storia di Cenerentola in Europa. La storia ha ispirato Richard Bowen, spingendolo a girare questo film per condividere con il mondo quest'antica fiaba della Cina. Questo tipo di fiaba corrispondeva appieno al concetto di parità tra i sessi che egli desiderava esprimere. Bowen sottolinea che la parità tra i sessi è un concetto universale, ed è per questo che egli spera che siano in molti, e non solo americani o cinesi, a vedere il suo film e a prestarvi attenzione.
Il film discute della ricerca da parte di diversi tipi di persone del proprio posto nella vita, indipendentemente dall'identità che è stata loro assegnata alla nascita, tutti devono vivere al meglio la propria vita e riuscire infine a cambiare il mondo in cui vivono. Richard Bowen afferma: "Sono un americano autentico, ma dopo avere vissuto in Cina per cinque anni e aver adottato due bambine cinesi, ho gradualmente iniziato a comprendere i sentimenti che legano le persone cinesi, per cui questo film non è soltanto il punto di vista di uno straniero sulla Cina. Sono convinto che oltre ad avere colore cinese, il film possa anche avere una eco tra gli stranieri." A proposito del significato che quest'antica fiaba può avere oggi, Richard Bowen ritiene che essa abbia una forte corrispondenza con la società moderna, "in quanto la protagonista del film non assomiglia a Cenerentola, ella non rimane in attesa passiva del suo Principe Azzurro, ma si impegna per realizzare la propria vita. Tutte le fiabe hanno una morale, e la morale di questa fiaba è che le donne possiedono la stessa capacità degli uomini, e sebbene non tutti la pensino a questo modo, ho fiducia che in futuro ciò possa venire socialmente accettato da sempre più persone".
Il film "La mia vita di tirocinio" parla della sensibile questione delle molestie sessuali sul lavoro. Il film affronta anche i vari disagi che i laureati si trovano ad affrontare dopo essere entrati nella società e descrive il loro impegno nel mercato di lavoro, soprattutto quello delle giovane ragazze.
"La mia vita di tirocinio" combina insieme diversi elementi realistici, quali l'antagonismo tra i colleghi di lavoro, l'oppressione da parte dei capi e le aspettative di parenti e amici.
Online, la discussione su "La mia vita di tirocinio" ha superato l'ambito di appartenenza del film stesso. Secondo gli internauti, nella società patriarcale, una studentessa universitaria che vuole vivere in modo indipendente deve comprendere l'importanza di essere forte e non pensare di dover dipendere solamente dagli uomini. Gli internauti ritengono che in generale, molti film con protagoniste femminili risultano o estremamente femministi, oppure intendono suscitare la compassione degli uomini, il che dimostra radicalmente l'ineguaglianza tra i generi. "La mia vita di tirocinio" volge uno sguardo oggettivo sulle donne ed è almeno un'innovazione tra i film cinesi che trattano tale tema.