Secondo un rapporto diffuso il 22 settembre dalle Nazioni Unite, gli anni dal 2015 al 2019 potrebbero essere quelli più caldi dall'inizio delle operazioni di misurazione della temperatura.
Il rapporto afferma che in questo quinquennio la temperatura media potrebbe essere stata di 1,1 centigradi in più rispetto a quella media prima dell'industrializzazione (1850-1900), e che le frequenti ondate di calore, incendi ed eventi devastanti come cicloni tropicali, inondazioni e siccità hanno avuto conseguenze notevoli sullo sviluppo socioeconomico e sull'ambiente.
Il rapporto sottolinea nuovamente che la "causa principale" alla base dei cambiamenti climatici è l'attività umana e che esiste l'urgente necessità che la comunità internazionale intraprenda trasformazioni socio-economiche fondamentali in settori chiave come l'uso del suolo e dell'energia per evitare gli eventuali effetti irreversibili causati dal surriscaldamento globale.