Il 12 marzo, la Corte Suprema Popolare e della Procura Suprema Popolare hanno presentato i loro rapporti di lavoro alla quinta sessione della 12esima Assemblea Popolare Nazionale in corso. I rapporti, considerati indicatori delle riforme del sistema giudiziario della Cina, non solo hanno elencato i risultati della campagna "cacciare le tigri e schiacciare le mosche", ma hanno anche annunciato che, nel 2017, l'intensità della lotta contro la corruzione non verrà ridotta e non muterà l'atteggiamento di tolleranza zero verso la corruzione. Oltre a riassumere il lavoro svolto l'anno scorso, la Corte e la Procura supreme hanno pubblicato i risultati ottenuti nella lotta contro la corruzione con fatti e dati. Secondo il rapporto emesso dalla Corte Suprema, nel 2016, i tribunali dei diversi livelli hanno concluso 45mila casi di corruzione e tangenti in cui sono coinvolte 63mila persone. Tra gli imputati, 35 erano funzionari di livello provinciale e ministeriale o superiore; 240 erano funzionari di livello dipartimentale.
Oltre a portare aventi la campagna "cacciare le tigri e schiacciare le mosche", la Corte e la Procura supreme hanno perfezionato ulteriormente la campagna "rete del cielo" per dare la caccia alle "volpi". Secondo il rapporto della Procura suprema, sin dall'avvio della missione specificatamente lanciata per dare la caccia all'estero dei fuggitivi colpevoli di crimini commessi nell'esercizio delle loro funzioni e per la confisca dei beni illeciti, sono già stati rimpatriati o convinti a ritornare in Cina 164 sospetti fuggiti in 37 paesi o regioni; tra di loro, 27 sono elencati nella "Lista dei cento mandati d'arresto rossi".