Vertice Ue: discutere ancora una volta l'accordo dell'unione bancaria
  2012-12-13 14:24:44  cri

 Il vertice Ue è sempre stata la piattaforma principale sulla quale i leader dei paesi membri possono discutere le contromisure ogni volta che scoppia la crisi nell'Eurozona. Il 13 dicembre si terrà l'ultimo vertice Ue di quest'anno ed il nucleo della discussione verterà sull' "istituzione dell'unione bancaria dell'Eurozona e dell'Ue". Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha affermato che i leader europei probabilmente acconsentiranno affinché la Banca centrale europea diventi l'unico organismo di supervisione del settore bancario dell'Eurozona.

Nel corso del vertice dello scorso giugno, i leader europei avevano già proposto di completare il quadro giuridico su un unico organismo di supervisione prima della fine dell'anno e di ristrutturare l'Eurozona attraverso una tabella di marcia concreta e, nel tempo, vincolante. Per allora, il mercato avrebbe previsto in generale che l'Eurozona avrebbe accelerato il ritmo della ristrutturazione al fine di realizzare la trasformazione da una zona di valuta unica ad un'entità che potesse approssimarsi al concetto di un unico stato. Tuttavia queste ipotesi di riforma sembrano non siano state promosse in modo rapido. E comunque anche se il piano dell'unione bancaria ottenesse il sostegno in questo vertice Ue, bisognerebbe aspettare fino all'inizio dell'anno prossimo per completare le relative procedure amministrative e giuridiche. Molti organismi di ricerca hanno espresso le proprie preoccupazioni per l'assenza di urgenza della riforma dell'Eurozona, precisando che né l'economia europea né quella mondiale sarebbero in grado di sostenere le conseguenze di uno suo ritardo.

L'ultimo vertice Ue di quest'anno è imminente. Che significa l'unione bancaria per l'Eurozona? L'attuale velocità di avanzamento è soddisfacente o no? In merito, il capo economista dell'Industrial Bank, Lu Zhengwei, afferma quanto segue:

"Il ruolo più importante dell'unione bancaria per l'Eurozona consiste nel continuare l'assistenza dell'Eurozona al settore bancario europeo facilitandone il passaggio nella fase di funzionamento effettivo. L'attuale crisi del debito europeo si identifica ormai o nei crediti inesigibili delle banche o nel peso finanziario per i paesi membri causato dal salvataggio delle banche. Perciò, solo se si risolvono i problemi dei crediti inesigibili e dell'assistenza, si può risolvere alla radice l'attuale crisi. Si può dire che ogni step dell'assistenza della crisi del debito, compresi i passi per promuovere l'unione bancaria, e' sempre un passo dietro al mercato. Questo è insito nella natura composita dell'unione che vede insieme i paesi membri. La velocità di avanzamento non è soddisfacente".

Dallo scoppio della crisi del debito, ogni volta che si sono avviate misure che vincolavano l'Eurozona, queste hanno quasi sempre determinato conflitti di interesse tra i diversi paesi. Insomma, questo tipo di conflitto intende acuirsi o attenuarsi in futuro? Lu Zhengwei ritiene quanto segue:

"A mio parere, il conflitto si acuirà, dato che misure del genere sono una severa sfida sia per i paesi che offrono assistenza che per quelli che la ricevono. La promozione delle relative misure chiede ai corrispondenti paesi di fare concessioni sostanziali nel risolvere a fondo la sostanza del problema. Perciò, in ambito politico ed in particolare nel caso della politica degli elettori, l'avanzamento diventa sempre più difficile. Quindi ritengo che le divergenze e le difficoltà di coordinamento in futuro saranno in realtà maggiori. Di recente, sulla scena politica europea, abbiamo assistito al terremoto causato dall'annuncio delle prossime dimissioni da parte del premier italiano, Mario Monti. Egli ha apportato un certo grado di fiducia nell'Eurozona quando ha ristrutturato l'economia italiana nei primi tempi. Allo stesso tempo, sempre più elettori britannici convengono che la Gran Bretagna lasci l'Ue. E ci sono più della meta degli elettori che la pensano così. L'Ue e l'Eurozona, in questo momento in seria difficoltà, non sono soddisfatte della ridistribuzione degli interessi che ha provocato un divario sempre più esteso".

Oltre all'unione bancaria, c'è anche un'altra riforma importante che giocherà un ruolo importante nel futuro dell'Eurozona, ossia l'istituzione di un'unione finanziaria. La mancanza di politiche finanziarie unificate è considerata uno dei motivi per cui è scoppiata la crisi del debito. Tuttavia promuovere una riforma del genere è ancora più complesso di quello dell'unione bancaria. Quasi tutte le persone in ogni paese con gravi debiti manifestano contro i metodi di vincolare il bilancio governativo e di attuare le misure di austerità. Al momento, è quasi impossibile completare la riforma dell'unione finanziaria prima del 2014.

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