Cina: coefficiente Gini 0.61, superiore al livello medio globale
  2012-12-11 13:07:47  cri

 Secondo un rapporto pubblicato di recente a Beijing dal Centro di indagine e ricerca sul reddito delle famiglie cinesi dell'Università di Economia e Finanza del Sud-ovest, il coefficiente di Gini misurato sul reddito delle famiglie cinesi nel 2010 è arrivato a 0.61, valore questo superiore al livello medio globale pari a 0.44. Il direttore del Centro, Gan Li, ha affermato che il grande divario di reddito esistente in Cina, comprovato da tale rapporto, influenzerà l'ulteriore ripresa del consumo.

Il rapporto denota che il coefficiente di Gini misurato sul reddito delle famiglie urbane è 0.56, mentre quello delle famiglie rurali è pari a 0.60. Una serie di dati statistici mostrano che in tutto il paese, sia in città che in campagna, esiste un divario molto grande tra ricchi e poveri. Gan Li, il direttore del Centro, ha così affermato:

"Un coefficiente di Gini 0.61 è davvero molto alto e in pochissimi paesi, ad esempio nei paesi africani, troviamo un indice maggiore. Questo significa che il reddito familiare in Cina è distribuito in modo non uniforme, questa è la realtà. Tuttavia la situazione non è così negativa in quanto, prima della politica di riforma e apertura, si era tutti uguali e il coefficiente di Gini era basso, mentre dopo l'avvio di tale politica, per lo sviluppo dell'economia di mercato e per le diversità di reddito derivante dai diversi fattori produttivi, l'aumento del coefficiente di Gini è stato inevitabile. Se prendiamo in considerazione gli altri paesi del mondo, possiamo vedere che in presenza di un rapido sviluppo dell'economia, l'indice di Gini tende ad aumentare."

Secondo gli standard internazionali, un coefficiente di Gini superiore a 0.4 evidenzia un significativo divario del reddito, mentre un indice pari a 0.6 indica la disparità dei redditi. La Cina dopo aver pubblicato il coefficiente di Gini dello 0.412 nel 2000, le autorità ufficiali non hanno più rilasciato dati precisi rispetto a questa statistica.

Gan Li ha osservato che nonostante nei vari paesi in via di sviluppo il coefficiente di Gini sia alto, la distribuzione non uniforme del reddito influenzerà certamente il futuro sviluppo dell'economia cinese e, in particolare, l'ulteriore ripresa dei consumi.

"L'attuale distribuzione sbilanciata del reddito è in effetti un'importante causa della riduzione dei consumi. In Cina la maggior parte dei soldi depositati in banca dalle famiglie cinesi appartiene alle famiglie molto ricche, e in minima parte a quelle povere. La distribuzione sbilanciata del reddito porta a consumi insufficienti e ad alti tassi di risparmio. E' quindi necessario risolvere il problema della distribuzione non uniforme del reddito, perché una volta risolto questo problema, si risolverà anche il problema del consumo insufficiente."

Gan Li ha anche aggiunto che al fine di risolvere il problema della distribuzione sbilanciata del reddito, si dovranno realizzare le pari opportunità tramite il rafforzamento del margine della seconda disposizione del governo e il totale aumento del livello di istruzione:

"A breve termine si dovrà svolgere la seconda disposizione, ossia permettere alle classi più povere di godere dello sviluppo economico, seguito alla politica di riforma e apertura. Il nostro paese sta già lavorando per questo, ma c'è ancora molto da fare, le spese nell'ambito dei trasferimenti di pagamenti, delle assicurazioni sociali e della previdenza sono solo un terzo rispetto a quelle dei paesi sviluppati. A lungo termine, la soluzione della distribuzione sbilanciata del reddito è sicuramente l'educazione. Se porteremo il livello dell'istruzione allo stesso livello dei paesi sviluppati occidentali, tale problema sarà risolto."

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