Shan Nan -- terra d'origine dell'etnia tibetana
  2009-11-26 17:00:57  cri
Di recente, un nostro corrispondente ha intervistato il direttore dell'Ufficio del turismo tibetano, Yang Zhaofa. Dal colloquio è emerso che Shan Nan è la culla dell'etnia tibetana; infatti nella storia dell'etnia , qui si sono registrati molti importanti primati: Qui sono sorti il primo re, il primo palazzo reale, il primo tempio, il primo campo agricolo, il primo libro sacro, la prima opera teatrale tibetana e cosi via. Songzanganbu iniziò da qui l'unificazione del Tibet, stabilendosi il Regno Tufan. Partendo da Lhasa, dopo due ore di viaggio in auto in direzione est siamo giunti alla cittadina di Zedang e dopo un'altra mezz'ora eccoci allo Yongbulakang, eretto sulla cima del monte Zhaxi, e che ai tre lati guarda sull'abisso in direzione della valle del fiume Yalong La guida locale ci ha detto che lo Yongbulakang è il palazzo del primo re tibetano della valle dello Yalong, si tratta della più antica reggia nella storia tibetana, la sua costruzione risale al 2 secolo a.c, quindi oggi ha più di duemila anni di storia. In seguito, nel settimo secolo d.c il Re Songzagabu aggiunse ai lati due templi a due piani in ordine di buddha e il palazzo diventò cosi un tempio. All'interno si trovano le statue sedute di Songzagabu e della principessa Wencheng. Gli affreschi descrivono la storia del primo re , del primo palazzo reale e del primo campo agricolo del Tibet. Accanto allo Yongbulakang, ci fermiamo a guardare in lontananza: La valle è ricoperta da un nastro dorato e dappertutto regna l'atmosfera del buon raccolto. Ancora più lontano si erge del fumo ed accanto un gruppo di gente sembra tenere una cerimonia. La guida ci dice che si sta celebrando la festa di Wangguo. Molto interessanti, decidiamo subito di andare a dare un'occhiata. La festa di Wang Guo è molto sentita nelle zone rurali tibetane, quasi allo stesso livello del capodanno. Ogni anno prima del raccolto, I contadini tengono questa cerimonia auspicando che il lavoro sia premiato da abbondanti frutti. I contadini vestiti a festa, bruciano gli incensi; il primo della fila regge una statua di Buddha, i giovani lo seguono portando sulla schiena I libri sacri e facendo il giro del campo. Alcuni lama recitano sutra, si dice per garantire il buon raccolto: Una signora anziana ci ha detto che dopo la cerimonia, inizieranno varie attività ricreative, ad esempio, le gare ippiche , il tiro con l'arco, il canto e la danza ecc. Dopo un anno di arduo lavoro, i contadini colgono così l'occasione di passare un pò di tempo in sana allegria. Dopo la visita allo Yongbulakangm abbiamo raggiunto il tempio Changzhu. Il direttore dell'amministrazione del tempio, Mimacirem ci ha detto che si tratta di uno dei 4 maggiori monasteri dei primi tempi del Tibet. Si dice che la principessa Wengchen abbia abitato qui. Il tempio ha più di mille anni di storia e nel 1961 è stato inserito nella lista del patrimonio culturale a livello nazionale. Nel 1981, lo stato ha stanziato oltre 600 mila Yuan, moneta cinese, per il suo restauro, cosi da fargli riacquistare l'aspetto originario. Si dice che il tempio Changzhu appartenga al primo gruppo di templi costruiti in Tibet. Eretto nel settimo secolo dal Re Songzanganbu, dopo che ebbe trasferito la capitale a Lhasa, questi continuò a visitarlo ed a soggiornarvi spesso in sieme alla principessa. La grande sala del tempio Changzhu ha una superficie di 1300 mq e conta 64 enormi colonne. Dopo tre restauri e ampliamento, il monastero è arrivato a toccare i 4600 metri contenendo 21 cappelle e una lunga galleria dei mulini di preghiera. I tetti dorati brillano magnifici. In lontananza, le pareti della galleria all'esterno del tempio sono ricoperti di stupendi affreschi di contenuto religioso. Nella sala principale è appesa una Tangka di perla, ossia uno stendardo realizzato con perle, un capolavoro davvero straordinario. Lasciando il tempio Changzhu, il giorno volgeva ormai al tramonto. Sulla via del ritornop a Lhasa, al di là del fiume si intravedeva il tempio di Sanye, immenso nel verde dei Boschi. Sanye sia stato il primo tempio del Tibet ad unire la traiade ufficiale Buddha, legge e comunità monacale; la sua costruzione risale all'ottavo secolo d.c ed integra i tre diversi stili architettonici Han, tibetano e indiano è famoso per l'ampiezza dei temi, l'alta tecnica degli affreschi, il numero delle statue e delle sculture in legno e in pietra ed altri reperti preziosi. Nei testi storici, Sanye è un edificio inimmaginabile e incomparabile.
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