State ascoltando R.C.I. Amici ascoltatori, nell'odierno programma vi racconterò la storia del proverbio "Qui non ci sono 300 once d'argento."

Un tale chiamato Zhang San si riteneva molto intelligente. Esperto nel fare i conti, cercava sempre di risparmiare, al punto che era ritenuto avarissimo. Egli però non ci faceva caso, continuando a comportarsi come voleva.

Dopo oltre un anno, pensando di aver risparmiato un sacco di soldi, volle contarli, ma temeva anche che altri venissero a saperlo, portandoglieli via. Nel cuore della notte, dopo che tutti si furono addormentati, coprì allora le finestre di casa con della stoffa nera e cominciò a contare il suo gruzzolo. "Non è davvero poco! In tutto 300 once!" Zhang San, esultante, mancò poco che si mettesse a gridare... Un attimo dopo, si fece triste: dove sistemare tutto quell' argento? Visto che la zona presso casa non era così sicura, in quanto recentemente spariva sempre qualcosa, temendo che il suo tesoro così difficilmente guadagnato venisse rubato dai ladri, volle nasconderlo in un posto sicuro.

Pensa e ripensa, si ricordò che in casa c'era una cassa di legno molto solida, quindi decise di nascondervi l'argento, aggiungendovi due grandi lucchetti all'esterno. Detto fatto, cominciò a darsi da fare. Lavorando, all'improvviso realizzò che non si trattava della migliore soluzione, perché una volta che i ladri avessero rubato la cassa, avrebbe perso ugualmente il suo argento! Sempre più in ansia, pensò che nella stanza era impossibile trovare un posto più sicuro, quindi estrasse dalla cassa i risparmi. Dopo altre profonde riflessioni, ebbe finalmente un'idea: approfittando del buio della notte, scavò una buca nell'angolo del muro esterno di casa e vi seppellì l'argento. Così fatto, mentre stava per andarsene, si fermò, temendo che qualcuno potesse sospettare che qui ci fosse del denaro nascosto. Dopo aver pensato ancora un pò trovò un metodo che gli parve ingegnoso: tornato a casa, scrisse su un foglio di carta "Qui non ci sono 300 once d' argento!", che poi affisse sul muro presso la buca. Sentendosi del tutto al sicuro, andò finalmente a dormire.

Intanto, accortosi dell'ansia di Zhang San e udito il rumore notturno dello scavo della buca, il suo vicino Wang Er lo trovò strano, e dopo che l'altro fu tornato a casa a dormire, uscì e alla luce della luna vide la carta attaccata al muro dal vicino, con la scritta "Qui non ci sono 300 once d'argento". Capito tutto, Wang Er estrasse l'argento e colmò la buca.

Tornato a casa, alla vista di tutto quel denaro il vicino ne fu felicissimo, ma in seguito ebbe paura: una volta che Zhang San avesse scoperto che il suo denaro era stato rubato e avesse sospettato di lui, come fare? Subito ebbe a sua volta una buona idea: prese il pennello, scrisse su un pezzo di carta "Il vicino Wang Er non è un ladro" e lo fissò alla parete accanto alla buca. L'esito della storia è naturale.

Attualmente il proverbio "Qui non ci sono 300 once d' argento" indica che chi si ritiene troppo intelligente, rivela la reltà di un evento proprio nell'intenzione di camuffarla.